Loreo. La fiera di San Michele


LOREO – La fiera di San Michele è nata tanti anni fa quando a
fine settembre molte persone traslocavano perché trovavano
lavoro da un’altra parte, preparavano quindi “le patine” cioè il trasloco.


. Quest’anno è arrivata alla 668° edizione e ha avuto tante iniziative.


A raccontare la fiera del passato alcuni signori seduti al bar del paese come Gianfranco Boscarato, Cesare Cecchetto, Mario Gennari, Vittorino FInotti, Narcisa Rossetti, Basilio Boscolo, Renato Bardella, Umberto Gennari e Mino Boldrini. “Una volta era la fiera franca del bestiame – dice Umberto Gennari – i contadini venivano con i cavalli, le mucche, i maiali, li scambiavano e li vendevano. Era molto famosa proprio per questo tipo di commercio”.


A Loreo “far San Michele” equivaleva a traslocare. Fino a non molti anni fa la Fiera di Loreo era anche conosciuta come la fiera ”dee noxe e dei cavaj” cioè la fiera delle noci e dei cavalli. Era considerata la fiera franca dedicata a chi commerciando cavalli poteva godere di esenzione di dazio per un antico privilegio dato dalla Serenissima. E fiera delle noci, frutto ricercato che proprio in questo periodo offriva il primo raccolto proprio nella festa di San Michele.

Barbara Braghin

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